TELECOM: 13 QUESTIONI IRRISOLTE
Il 20 maggio 2008 si tiene a Bari la convention regionale fra Telecom Italia ed associazioni dei consumatori pugliesi.
Sarà l’occasione per fare il bilancio di un intenso anno, a cavallo fra 2007 e 2008, che ha visto ancora una volta da una parte i consumatori della nostra regione invischiati in numerose problematiche proprio col maggior gestore telefonico, e dall’altra le associazioni dei consumatori protagoniste di battaglie a tutela degli utenti.
Ci sono ancora molte zone d’ombra nella pratica commerciale quotidiana della Telecom, va dato atto a questa azienda di essere stata la prima, nel lontano 1994, a credere nella procedura di conciliazione, anche se ancora oggi, strabicamente ed incoerentemente, non la pubblicizza; e soprattutto è l’unica azienda che incontra annualmente le associazioni per fare il punto della situazione.
L’anno scorso sollevammo parecchi problemi, fra i quali il maggiore coinvolgimento delle associazioni dei consumatori nel recupero credito, il miglioramento del servizio ADSL, la revisione dell’importo dell’anticipo conversazioni, ma soprattutto il potenziamento dell’ufficio conciliazioni di Bari: ebbene, a distanza di un anno, possiamo affermare che una risposta c’è stata, e la situazione è alquanto migliorata.
Ma molto resta ancora da fare, per tutelare di più i consumatori e, secondo noi conseguentemente, per migliorare i conti dell’azienda. Ecco, in sintesi, le 13 cose che chiederemo a Telecom:
1) evitare le indebite disattivazioni di linea, soprattutto conseguenti a reclami e conciliazioni;
2) attivare linea o traslochi nei termini previsti, ovvero 10 giorni dopo l’istanza;
3) basta con i servizi non richiesti;
4) la documentazione traffico deve essere inviata senza alcuna richiesta dell’utente;
5) la penale per errori in elenco deve aumentare;
6)la penale per le indebite disattivazioni deve aumentare;
7) la risposta ai reclami e gli operatori 187 devono informare gli utenti sulla procedura di conciliazione;
8) nell’avantielenco devono essere riportati gli estremi delle sedi provinciali o regionali delle ass. consumatori (nell’elenco 2008 sono addirittura scomparsi anche i riferimenti nazionali);
9) deve avviarsi a soluzione il “digital divide”, portando l’ADSL in campagne e frazioni;
10) sul fronte tariffe va abolito lo scatto alla risposta e ridotti i costi fisso-mobile e i costi per l’ADSL;
11) vanno abolite le spese di spedizione in bolletta illegittime ( aziende del gas, di energia elettrica e acquedotti non le addebitano);
12) gli interessi di mora sono da rivedere, poiché in taluni casi diventano usurai: si deve applicare un tasso fisso su base annua, così come fanno le aziende delle altre utenze;
13) occorre semplificare il call center: un tasto solo per parlare con l’operatore e basta!
Ci auguriamo ancora una volta di essere ascoltati.