LA TRUFFA LEGALE DEI GIOCHI

Che giocare sia pericoloso lo sanno in parecchi, soprattutto quelle famiglie che addirittura giungono ad indebitarsi per la febbere del gioco. Ma che a giocare sporco sia lo Stato, o i suoi riscossori (Lottomatica, Sisal & C.), è veramente a dir poco scandaloso!

Il gioco è gioco se si gareggia ad armi pari. Invece da anni, da decenni, lo Stato bara. E lo fa ancora di più con i nuovi giochi, dal SuperEnalotto al "10 e Lotto", fino all’ultimo "Win for Life".

Prendiamo, ad esempio, il classico gioco del lotto. Il calcolo probabilistico ci dice che si indovina un numero su una singola ruota 1 volta su 18, e quindi Lottomatica dovrebbe pagare 18 volte la posta: invece paga 11,232. Per un ambo la probabilità è 2 diviso 801, quindi si dovrebbe pagare 400 volte la puntata, e invece si vince 250 volte la posta. E così per il terno, che dovrebbe essere pagato moltiplicando 11.748 la posta, e invece è pagato per 4.500.

E lo stesso dicasi anche per i nuovi giochi: il premio non è mai proporzionato alla probabilità di vincere!

Ci attendono, dunque, due battaglie: da una parte la nostra associazione deve liberare dalla schiavitù del gioco i milioni di cittadini italiani che puntano per cercare di arricchirsi, ed invece si stanno indebitando maggiormente, specie da quando i giochi si sono moltiplicati a dismisura; dall’altra deve lottare per stabilire nuove regole del gioco, che siano paritarie e che non facciano vincere, proprio come succede al casinò, sempre il banco. Ma in questo caso il banco è lo Stato, e lo Stato dovremmo essere noi.

 

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