LECCE-ROMA, IL TRENO DELL’INCUBO
La disavventura dei passeggeri dell’Eurostar Lecce-Roma, giunti con 12 ore di ritardo, infreddoliti e su un Intercity che ha funzionato meglio del titolato Eurostar, meriterebbe una risposta chiara e immediata da parte di Trenitalia.
I dirigenti dell’azienda ferroviaria dovrebbero subito indennizzare i malcapitati e chiedere loro pubblicamente scusa.
Ma non è avvenuto e non avverrà niente di tutto ciò. L’azienda si sta arrampicando sugli specchi, sta invocando le cause di forza maggiore, sta cercando spiegazioni del genere "Blues Brothers", ma non sta facendo l’unica cosa normale: METTERE MANO AL PORTAFOGLI!
E SOPRATTUTTO METTERE IN ATTO PROVVEDIMENTI CHE EVITINO CASI DI QUESTO GENERE!
Fra qualche giorno tutto sarà caduto nell’oblio, i passeggeri riceveranno l’elemosina del bonus previsto nei casi di ritardo, e NON SARA’ CAMBIATO NULLA!
Vanno riviste la carta dei servizi e i contratti di servizio, va riprogrammata l’attività di manutenzione dei treni, e soprattutto va attivata la procedura di conciliazione, già promessa dai vertici di Trenitalia, che risolverebbe queste controversie, con un ritorno d’immagine anche per l’azienda.
Attendiamo ancora qualche giorno, sperando che Trenitalia risponda alle giuste istanze dei passeggeri, altrimenti saremo costretti all’ennesima azione legale.