CHE RIENTRO TREMENDO!
Mamma mia, che rientro dalle ferie (per chi è riuscito a farle)!!!
Pane, pasta e generi alimentari alle stelle. Tassi bancari impazziti. Aerei che cadono. Incidenti stradali a go-go. La siccità che incombe al sud. Viceversa, al nord, temporali, allagamenti e frane. Montagne assassine, o meglio alpinisti imprudenti. I rifiuti che ci sommergono. E le solite storie di cronaca nera, immancabili.
Insomma, un impazzimento totale. Un caos assurdo. Un senso di insicurezza, di impotenza. Il portafoglio che va giù, e il morale che lo segue.
Occorre che i cittadini, gli utenti si fermino un momento, e soprattutto che fermino questa giostra assassina. E che si dicano forte che un altro modo di vivere, di consumare c’è!
Si può fare la spesa in modo diverso, consumando meno e meglio, e comprando meno imballaggi. Si può prendere l’auto di meno. Si può non vivere di notte, non andare in discoteca alle tre e morire al ritorno a casa. Si può risparmiare l’acqua ed ogni tipo di risorsa dell’ambiente. Si può avere cura del territorio. Si può boicottare la banca che taglieggia i clienti. Si può chiedere il ritorno ai servizi pubblici, perchè bisogna ammettere che quando i trasporti erano statali cadevano meno aerei.
Insomma, si può pretendere un futuro migliore, magari tornando alle cose buone del passato. Altrimenti non ne usciamo più.
E il mondo dei consumatori può fare la sua parte. Deve fare la sua parte, se non vuole assistere al deterioramento di tutto, di un falso benessere che ci sta facendo stare malissimo.
E il comportamento quotidiano di ognuno di noi diventa allora fondamentale: se cambiamo solo di poco le nostre abitudini, il mondo riusciamo a cambiarlo di tanto!