TRENITAgLIA COLPISCE ANCORA!
La completa cancellazione dei treni notturni da e per la Puglia, unita al rincaro tariffario, ha finalmente provocato un’autentica sollevazione popolare, ma soprattutto ha svegliato il governo regionale pugliese, che sulla questione trasporti dormiva da qualche anno, mentre non solo Trenitalia tagliava corse e posti di lavoro, oltre a provocare disagi indicibili ai viaggiatori, ma anche le altre aziende operanti in Puglia, Ferrovie del Sud-Est in primis, davano prova di un servizio al limite della decenza, con treni e pullman sovraffollati, corse mancanti, qualità scadente e totale assenza di concertazione fra scelte aziendali e associazioni dei consumatori.
Tutto questo in un quadro di illegittimità assoluta, dato che la Finanziaria 2007, col comma 461 dell’art. 2, aveva obbligato tali aziende a consultare permanentemente le associazioni che rappresentano gli utenti, con la redazione di una Carta della Qualità del Servizio, l’adozione della procedura di conciliazione per la risoluzione delle varie controversie e dei reclami sollevati dal viaggiatore e, dulcis in fundo, il monitoraggio del servizio effettuato direttamente dalle associazioni dei consumatori. Una vera e propria rivoluzione, ignorata da tutte le aziende, ma soprattutto dimenticata dalla stessa Regione, che con questa normativa aveva ed ha uno strumento formidabile per fermare ogni tipo di scelta arrogante ed autoreferenziale da parte dei gestori del pubblico trasporto. I quali gestori, va anche detto, sono riuniti in un’associazione, denominata ASSTRA, che ha stipulato un protocollo d’intesa nazionale con le associazioni dei consumatori, che prevede fra l’altro proprio l’applicazione del comma 461!
Molto probabilmente, se questa normativa fosse stata immediatamente applicata a tutti i livelli, oggi non ci sarebbe nemmeno bisogno di mobilitarsi per ripristinare le corse tagliate, le tariffe indebitamente aumentate e un minimo di qualità nell’erogazione del servizio.
Ma poco importa. L’essenziale è che Vendola, Capone, Minervini e tutta la Regione si siano risvegliati, dopo lo schiaffo di Trenitalia, e che applichino da subito il comma 461, ovviamente non solo per l’azienda ferroviaria nazionale, ma per tutti i gestori di ogni tipo di trasporto in Puglia, in modo da tutelare tutti i viaggiatori della nostra regione, da Rodi Garganico a Santa Maria di Leuca, da Spinazzola fino a Massafra.
Intanto le 15 associazioni dei consumatori, riunite nella CRCU pugliese, fra cui ovviamente c’è Polidream Assoutenti hanno affilato le armi contro Trenitalia, inviando immediatamente una diffida all’azienda e minacciando l’apertura di una class action e di migliaia di cause civili presso i giudici di pace.
Ma la questione solleva il coperchio anche sull’assenza di un’Autority nazionale indipendente che vigili proprio su tutte le aziende di trasporto, e che è stata proposta con forza dall’Assoutenti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Occorre che quest’organismo venga immediatamente istituito e che tale proposta venga fatta propria anche dalla Regione Puglia. Perciò chiediamo all’Assessorato Regionale dei Trasporti di convocare un tavolo di concertazione fra aziende ed associazioni, mediante il quale si richiami il predetto protocollo d’intesa fra ASSTRA e consumatori, si dia applicazione al comma 461 e si proponga l’istituzione dell’Autority dei Trasporti.