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POLIDREAM: A NATALE UNA SPESA PIENA DI VITA!

Natale vuol dire nascita, e noi tutti siamo chiamati ogni anno a festeggiare la vita.

Ma noi consumatori siamo certi di rispettare pienamente il vero significato di questa festività religiosa?

Nell’ultimo secolo, il Natale ha assunto un significato estremamente commerciale legato all’usanza dello scambio di doni, del buon mangiare e del divertimento.

La spesa natalizia tocca diversi settori economici: industria agroalimentare, industria tessile, tecnologica, dello spettacolo e via discorrendo. La gran parte delle volte in questi consumi non si rispetta il significato religioso del Natale che, ribadiamo, è “Nascita”, “Vita”.

Lo facciamo a tavola con menù ricchi di carne e pesce, oppure acquistando regali come pellicciotti, piumini con piuma d’oca, lo facciamo andando al circo per far gioire i nostri bambini, lo facciamo ogni qualvolta che acquistiamo cellulari, computer, ecc.

In tutto questo non vi è Natale, non vi è vita, non vi è nascita, bensì morte e sofferenza.

Quando acquistiamo cellulari, computer e tanti altri articoli tecnologici determiniamo la sofferenza e la morte di tanti bambini del Congo e di altre aree povere del pianeta, che lavorano nelle miniere per l’estrazione del Coltan utile per la realizzazione dei suddetti prodotti.

Il pesce o la carne che bandiscono le nostre tavole non nascono come frutti sugli alberi, vengono prodotti da animali che hanno vissuto in allevamenti intensivi, luoghi di estrema sofferenza, oltre ad essere altamente inquinanti e nocivi alla salute dell’uomo (lo afferma anche l’OMS).

Per quanto riguarda le pellicce e i piumini di piume d’oca, è ormai risaputo che gli animali subiscono maltrattamenti a dir poco brutali.

Che dire poi dei circhi, luoghi dove gli unici che non si divertono sono proprio gli animali? Tigri, leoni, elefanti catturati nei loro paesi d’origine, rinchiusi in gabbie e costretti a diventare delle marionette, dopo lunghe ed estenuanti prove per eseguire il numero. Il circo è un momento diseducativo per i bambini, assuefatti così fin dalla più tenera età all’idea che gli animali vadano utilizzati per soddisfare i nostri piaceri. Ai nostri bambini è giusto far conoscere gli animali di ogni specie a noi molto lontani, ma rispettando la loro vita: lo si può fare facendo guardare dei documentari, regalando dei peluche, oppure facendoli viaggiare.

 Cosa c’è di Natale in tutto questo? –  ribadisce Angela Mannarini, Presidente dell’Associazione consumatori solidali Polidream.

Se ami il Natale, se ami la vita, tu consumatore non puoi continuare a contraddirti durante i tuoi consumi.

Le alternative ci sono: molte sono le aziende che producono carne, affettati e pesce di origine vegetale; anche nel settore tessile vi sono moltissimi prodotti non di origine animale; persino nel campo tecnologico vi sono cellulari e computer non contenenti il coltan, e quindi ecosostenibili.

Polidream dice no a ogni tipo allevamento che porta sofferenza e uccisione degli animali, chiedendo alle istituzioni di legiferare affinché l’intera filiera produttiva si trasformi da industria della sofferenza a fabbrica della vita. Tutto a beneficio sia della propria salute che di quella del pianeta!

Ricordiamoci che nel presepe il bue e l’asinello riscaldano Gesù bambino: un grande atto d’amore che va ricambiato!

Polidream a Natale e tutti i giorni dell’anno non uccide nessuno: tu consumatore/cristiano che fai?

 

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