RISTORANTI: BASTA COL COPERTO!
E’ l’ennesima quota fissa all’italiana, l’ennesimo dazio da pagare "giusto per". Come i canoni del telefono o della luce, come le quote d’iscrizione alle palestre o ai corsi di danza.
Stiamo parlando del "coperto" al ristorante, di quei 4 o 5 euro che il consumatore paga "comunque". E’ un costo assolutamente odioso, che viene abbondamente coperto (è il caso di dirlo) dal costo del pasto che, da quando c’è l’euro, è arrivato alle stelle!
Un primo, un secondo e la frutta costano in una trattoria 30 euro a testa, ma anche 100 euro nei ristoranti rinomati, e il ristoratore ha pure la faccia di chiedere il coperto, cioè di chiedere il costo del cestino di pane o della pulizia di tovaglie e tovaglioli!
Due anni fa la Regione Lazio ha emanato una legge a tal proposito, che ha di fatto abolito questo balzello.
Noi non vogliamo che quest’abolizione sia un atto di forza, preferiremmo che venga aperto un tavolo di concertazione. Per questo rivolgiamo un appello alle categorie commerciali, alla ConfCommercio, alla ConfEsercenti, e chiediamo loro pubblicamente di prendere una decisione che rimarrebbe storica:
ANNULLARE IL COPERTO!