BOLLETTA LUCE, MA QUANTO COSTA UN CHILOWATT?
Ma è possibile che in tempi di semplificazione e di trasparenza le bollette diventino ancora più astruse e complicate?
Provate a capire, per esempio, il costo di un KW sulle bollette della luce: c’è da diventare matti!
Specialmente con i nuovi gestori, che non si sognano nemmeno, come fa l’ENEL, di scrivere le letture del contatore, in modo che facendo due conti sul consumo effettuato, più o meno si arriva a capire il costo medio di un KW.
Niente di semplice. Sulla bolletta il costo viene suddiviso in mille voci, che poco interessano al consumatore, e che alla fine confondono solo le idee e non aiutano a confrontare i prezzi dei vari operatori.
Praticamente la normativa attuale impone di scrivere in bolletta il prezzo dell’energia all’ingrosso, il costo dell’approvvigionamento, la tariffa di trasmissione, le varie imposte una per una: insomma il massimo della precisione!
E’ strano che quando chiediamo, invece, di far apporre il prezzo all’ingrosso sui cartellini dei prezzi di frutta e verdura, questa richiesta ci venga bocciata! Eppure è la stessa cosa, ed è pure di più facile attuazione e comprensione!
Ci rivolgiamo al Ministro bersani e all’Autority competente: ci vuole molto ad emanare un provvedimento di due righe, nel quale si dice che nelle fatture va specificato il costo lordo di un chilowatt?