L’ITALIA DELLE QUOTE FISSE
Ogni volta che si fa un contratto con ENEL, TELECOM, ACQUEDOTTO, AZIENDA DEL GAS, TIM, WIND, VODAFONE o 3, ci si trova di fronte al versamento di mille oboli, ma soprattutto di acconti sui consumi, quote fisse mensili o costi di ricarica.
Alla Telecom si versano 103,29 euro di anticipo conversazioni, al gas 77 euro di deposito cauzionale, e via dicendo.
MA PERCHE’?
Perchè l’azienda non si fida dell’utente?!
Ma è esattamente il contrario: sono i consumatori che non si fidano delle aziende e dovrebbero chiedere le cauzioni.
Per non parlare delle quote fisse mensili:
3 euro all’Enel e all’AQP, 5 al gas, 15 alla Telecom.
Questi addebiti erano nati per garantire il servizio universale: pagavamo poco tutti e si portavano luce, acqua, gas e telefono sull’isola o sul cocuzzolo della montagna.
Ma non è più cosi: i servizi ormai arrivano ovunque, e allora cancelliamo questi costi fissi!