SCUOLA E SANITA’: GLI UTENTI VANNO COINVOLTI DI PIU’
Gli ultimi episodi di cronaca pugliese lasciano interdetti: una maestra di Nardò mette le note sulle guance dei bambini, e un primario leccese è stato massacrato dal marito di una paziente morta sotto i ferri.
Stiamo raccogliendo i frutti della mancanza di dialogo, di convivenza e di coinvolgimento di tutte le parti che c’è sia nel mondo scolastico che in quello sanitario.
I genitori, gli stessi scolari, i malati, i loro parenti devono sentirsi parte integrante di scuole e ospedali, anche perchè, ricordiamolo, gli stipendi degli operatori e le spese di gestione altro non sono che le tasse pagate da genitori, pazienti, parenti e cittadini tutti.
Quindi occorre che in tutte le decisioni siano ascoltate e coinvolte tutte le parti.
Per evitare altri massacri o altre bizzarrie, bisogna fare due cose subito:
1) organismi permanenti di controllo nei quali siano presenti tutte le parti, che quotidianamente discutono le varie problematiche;
2) istituire la procedura di conciliazione per risolvere le varie controversie.
MINISTRI FIORONI E TURCO, ASSESSORI REGIONALI LOMELO E TEDESCO, SE CI SIETE BATTETE UN COLPO!