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ACCERTAMENTI FISCALI LOCALI E INADEMPIENZE COMUNALI

Si sa, verso la fine dell’anno si scatena la corsa al recupero di creduti, presunti o meno. Lo fanno le grandi aziende, da quelle telefoniche a quelle energetiche, dal più piccolo degli imprenditori alla più grande delle industrie. Ma lo fanno anche gli enti locali, i comuni in primis. Specialmente quando sta per scadere il periodo di prescrizione.

E’ il caso dell’ICI relativa al 2006, che si intende prescritta a fine 2011, se il comune in questione non si sbriga ad inviare al presunto moroso un atto di accertamento.

E’ quello che è successo, per esempio, a Polignano a Mare (Ba), dove l’Ufficio Tributi Comunale ha recapitato una valanga di atti di accertamento a cittadini considerati praticamente evasori dell’imposta comunale sugli immobili per l’annualità 2006.

In realtà, si è scoperto poi che la gran parte dei cittadini aveva regolarmente pagato, solo che gli immobili destinati ad abitazione principale erano stati trattati come seconde case, facendo scattare così aliquote ben più elevate.

Ovviamente i contribuenti si sono recati in massa presso l’Ufficio Tributi, che ha provveduto all’annullamento degli avvisi di accertamento, ma non è giusto che il cittadino sia disturbato inutilmente ed ingiustamente a causa di un errore così banale. Lo Statuto dei Diritti del Contribuente prevede che, in tali casi, non si debba inviare subito all’utente l’accertamento, ma una lettera bonaria, con la quale si invita il contribuente ad esibire ricevute di pagamento o a spiegare eventuali mancanze. E questo non è stato fatto, ed abitualmente non viene fatto da quasi nessun Comune d’Italia, in barba alla legge.

Ma la cosa che fa più male è la disparità di trattamento che c’è ancora fra Pubblica Amministrazione e sudditi, pardon cittadini: se sbagliano gli utenti vengono castigati immediatamente con sanzioni, penali ed interessi da capogiro; se sbagliano le Istituzioni non è previsto nessun rimborso per gli utenti.

E’ una legge sbagliata e occorre che venga previsto al più presto un indennizzo automatico per i cittadini ai quali giungono atti erronei o ai quali si fa solo perdere tempo! Per questo invitiamo tutti i consumatori interessati a venire presso le nostre sedi per sottoscrivere un’apposita istanza di rimborso al Comune.

 

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