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AQP CHIUDE: UTENTI SENZA SPORTELLI!
Ancora una decisione dell’Acquedotto Pugliese non concordata con le associazioni dei consumatori, che Polidream Assoutenti è costretta a denunciare e sulla quale chiede un veloce ripensamento ai vertici AQP.
La decisione in questione riguarda la chiusura di vari uffici commerciali locali dell’azienda idrica, in pratica tutti quelli siti al fuori dei capoluoghi di provincia, che lascerebbe letteralmente a terra centinaia di migliaia di utenti, specialmente anziani, che si troverebbero così costretti a recarsi a Bari, Lecce o Foggia per poter chiedere un’attivazione, chiudere una fornitura o espletare una pratica qualsiasi.
Ovviamente AQP punta sul servizio telefonico del numero verde, così come ha fatto già l’Enel e tante altre aziende private; ma, secondo noi, la presenza “fisica” sul territorio è assolutamente insostituibile, tanto più che i call centers non hanno dato grande prova di efficienza e servizio nei confronti dei consumatori: linee intasate, numeri da digitare a seconda dei servizi erogati, sistemi operativi lenti e spesso bloccati, che costringono gli utenti a ritelefonare, insomma non è un sistema che ha dato grandi frutti!
E quindi, dopo la chiusura (anche questa unilaterale e non concordata) di decine di fontanerie, adesso l’Acquedotto Pugliese chiude anche gli uffici, senza aver convocato le associazioni dei consumatori, cioè senza aver chiesto il parere ai suoi azionisti maggiori, ovvero gli utenti pugliesi. Che, lo ricordiamo, sostengono tale azienda, essendo ancora pubblica e in mano alla Regione Puglia, ovvero ai cittadini pugliesi che, con le bollette e con le tasse versate, mantengono in piedi tutto il bilancio del più grande acquedotto d’Europa, con le tariffe più alte d’Italia!
Polidream Assoutenti chiede l’immediata convocazione di un tavolo di concertazione fra azienda, regione e associazioni dei consumatori, chiedendo nel frattempo l’immediato ritiro della decisione, pena la mobilitazione delle popolazioni interessate dalla chiusura degli uffici.