CASTELLANETA: MORTE IN CORSIA
Gli otto morti dell’ospedale di Castellaneta gridano vendetta!
Ancora una volta la Puglia è sulle prime pagine dei giornali per un grave episodio di malasanità!
E a nulla valgono le dure prese di posizione della Regione o le scuse della ASL competente: non può essere possibile che avvenga un’inversione delle emissioni di gas in quel modo e in quel reparto!
Questo episodio testimonia una grave situazione, che ha risvolti anche etici: si lavora con approssimazione, si va avanti senza grande voglia, passione, intelligenza, spirito critico.
Ma soprattutto nelle strutture sanitarie si continua a lavorare senza il malato, senza il "consumatore" della corsia.
Lo si fa nelle scuole, nei trasporti, in tutti i settori dell’economia: tutto si decide senza che l’utente possa controllare le stesse decisioni, intervenire negli appalti, vidimare gli acquisti, e via dicendo.
Anche nel caso di Castellaneta vale questa regola: cosa sarebbe successo se all’atto dei collaudi fosse stato presente un tecnico delle associazioni dei consumatori?