MANOVRA: CONSUMATORI BASTONATI!

Questa nuova manovra darà il colpo definitivo ai consumatori italiani: fra aumento dei carburanti e di tutto ciò che ci gira attorno, riscoperta dell’ICI sulla prima casa, mancate liberalizzazioni, pensioni ritardate, contributi più elevati, nuovi bolli e quant’altro, la spesa della famiglia italiana media aumenterà di almeno 2.000 euro l’anno!

Com’è possibile partorire provvedimenti di tal genere in tempi di recessione economica? E’ normale che vi sarà una contrazione dei consumi ancora maggiore, anche un bimbo delle elementari lo capirebbe!

Come capirebbe che sarebbe bastata una piccola patrimoniale oltre i 500.000 euro, lo snellimento della macchina amministrativa, con abolizione immediata di tutte le province e di tutti i comuni al di sotto dei 10.000 abitanti, col dimezzamento secco di tutti gli stipendi lordi di deputati, ministri, governatori regionali, assessori e consiglieri regionali, provinciali e comunali, per risolvere d’incanto i problemi finanziari, incassando ben più dei 30 miliardi previsti dalla manovra, e soprattutto incassandoli immediatamente!

Invece si è preferito colpire, come ha confermato anche Napolitano, i meno abbienti, il ceto medio-basso, i proprietari di una casa sola, con tanto di mutuo annesso e connesso, i lavoratori, i pensionati, e soprattutto i consumatori.

I quali consumatori, come al solito, non sono nemmeno stati convocati fra le parti sociali, nemmeno per l’annuncio della manovra! Eppure esiste il Consiglio Nazionale dei Consumatori ed Utenti, organismo istituzionale posto sotto l’egida del Ministero dello Sviluppo Economico!

Ancora una volta i consumatori sono visti solo come limoni da spremere!

Occorre che i consumatori si sveglino e si uniscano, per mettere in atto azioni di protesta, come gli scioperi alla pompa di benzina, altrimenti non ne usciremo più!