POLIDREAM: NO AL NATALE CHE UCCIDE LA VITA!
Natale vuol dire nascita, e noi tutti siamo chiamati ogni anno a festeggiare la vita.
Ma noi consumatori siamo certi di rispettare pienamente il vero significato di questa festività religiosa?
Nell’ultimo secolo, oltre al significato religioso, il Natale ha assunto un significato commerciale legato all’usanza dello scambio di doni, del buon mangiare e del divertimento.
A titolo di esempio, negli Stati Uniti è stato stimato che circa un quarto di tutta la spesa personale annua venga effettuata nel periodo natalizio.
La spesa natalizia tocca diversi settori economici: industria agroalimentare, industria tessile, tecnologica, dello spettacolo e via discorrendo. La gran parte delle volte in questi consumi non si rispetta il significato religioso del Natale che, ribadiamo, è “Nascita”, è “Vita”.
Lo facciamo a tavola con antipasti ricchi di affettati, lo facciamo acquistando regali come pellicciotti, piumini con piuma d’oca, lo facciamo andando al circo per far gioire i nostri bambini.
In tutto questo non vi è Natale, non vi è vita, non vi è nascita, bensì morte e sofferenza.
Gli affettati non nascono come frutti sugli alberi, vengono prodotti da carne di animali che hanno vissuto in allevamenti intensivi, luoghi di estrema sofferenza, oltre ad essere altamente inquinanti e nocivi alla salute dell’uomo (lo afferma anche l’OMS).
Per quanto riguarda le pellicce e i piumini di piume d’oca, è ormai risaputo, anche grazie alle inchieste della trasmissione Report, che gli animali subiscono maltrattamenti a dir poco brutali.
Che dire poi dei circhi, luoghi dove gli unici che non si divertono sono proprio gli animali? Tigri, leoni, elefanti catturati nei loro paesi d’origine, rinchiusi in gabbie e costretti a diventare delle marionette, dopo lunghe ed estenuanti prove per eseguire il numero.
Cosa c’è di Natale in tutto questo? – ribadisce Angela Mannarini, Presidente dell’Associazione consumatori solidali Polidream.
Se ami il Natale, se ami la vita, tu consumatore non puoi continuare a contraddirti durante i tuoi consumi. Le alternative ci sono, il mercato oggi ti offre alimenti vegetariani/vegani: tante sono ormai le catene di negozi che offrono tali prodotti; per riscaldarci ormai l’industria dell’abbigliamento ci propone tessuti molto più caldi di quelli di origine animale; ai nostri bambini è giusto far conoscere gli animali di ogni specie a noi molto lontani, ma rispettando la loro vita: lo si può fare guardando dei documentari, regalandogli dei peluches.
Il circo è un momento diseducativo per i bambini, assuefatti così fin dalla più tenera età all’idea che gli animali vanno utilizzati per soddisfare i nostri piaceri. Il circo con animali è una forma di spettacolo obsoleta tenuta in vita con contributi statali: ogni anno mediamente 5.000.000 di euro di denaro pubblico vanno a riempire le tasche dei circensi italiani.
La Polidream chiede ai sindaci di emanare ordinanze che vietino “gli show della sofferenza animale”: chiediamo un atto di coraggio e di amore! Non possono essere città tolleranti della sofferenza.
Sempre la Polidream dice no a ogni tipo allevamento che porta sofferenza e uccisione degli animali, chiedendo alle istituzioni di legiferare affinché si trasformi l’intera filiera produttiva da industria della sofferenza a fabbrica della vita.
Ricordiamoci che nel presepe il bue e l’asinello riscaldano Gesù bambino: un grande atto d’amore che va ricambiato!
Polidream a Natale e tutti i giorni dell’anno non uccide nessuno: tu consumatore/cristiano che fai?