IL CONSUMATTORE IN PUGLIA
Essendo attualmente la Regione Puglia ancora carente nell’approvazione della trasposizione della Legge 281/98, si ritiene urgente attivare azioni che permettano la conoscenza della stessa, affinché i consumatori pugliesi non siano più discriminati rispetto ai cittadini europei e di quasi tutte le regioni italiane.
La conoscenza dei diritti dei consumatori e il loro approfondimento tra i consumatori, le istituzioni, le diverse categorie e le forze sociali, permetterà il raggiungimento di una migliore qualità di vita anche nella Regione Puglia.Sono ancora tanti i cittadini-consumatori della Puglia che ignorano l’esistenza di una legge che riconosce loro fondamentali diritti che, se salvaguardati e rispettati, non possono che migliorare la qualità di vita del singolo individuo e dell’intera collettività. Ma la salvaguardia e il rispetto degli stessi può avvenire dopo averli incamerati intellettivamente e assorbiti nel nostro senso civico, a seguito di un’approfondita conoscenza.
Tale conoscenza condurrà a far nascere un nuovo modello di dialogo con le istituzioni, le Pubbliche Ammini strazioni, gli Enti pubblici e privati, le Aziende e gli stessi mass-media, mediante un tavolo di concertazione che vedrà il consumatore non più nella veste di fruitore o di chi pretende il rispetto dei diritti, non più lontano dalle scelte socio-economiche, ma nel ruolo di attore-protagonista, impegnato nell’apportare il suo contributo, anche in termini di doveri, per migliorare il mercato, i servizi e il rapporto con le istituzioni. L’ascolto reciproco permette di costruire una società a misura d’uomo, poiché si definiscono insieme gli obiettivi e gli strumenti da adottare per il loro raggiungimento.Lo sviluppare, da parte del consumatore, il concetto di appartenenza al sistema socio-politico-economico, e il maturare, da parte delle Istituzioni, il concetto di rispetto dei diritti dei consumatori è necessario per apportare modifiche comportamentali nelle azioni legate a scelte che possono migliorare o compromettere la nostra salute, l’ambiente, il bilancio familiare e l’economia in generale.
Di conseguenza, la politica della nostra regione e le nostre singole azioni devono fondarsi sui principi della precauzione e dell’azione preventiva, rafforzando nella nostra regione il lavoro della Comunità europea (vedi il Libro Bianco sulla sicurezza alimentare), privilegiando la qualità dei prodotti e dei servizi rispetto alla quantità e innalzando il livello di protezione ambientale e dei consumatori, come enunciato negli articoli 37 e 38 della Carta dei diritti fondamentali.